Grande Punto Natural Power:un pieno con 12 euro
Nessun brivido di piacere sportivo ci
si aspetta mettendosi al volante di una Grande Punto 1.4 Dynamic
Natural Power. In effetti, la curiosità iniziale è un’altra: vogliamo
trovare le differenze tra questa versione Cng, acronimo di Compressed
Natural Gas, cioè metano , e una Grande Punto a benzina o diesel,
scandagliando il vantaggio della motorizzazione finalizzata al
risparmio e alla salvaguardia dell’ambiente rispetto a quella votata
prevalentemente ai piaceri della guida.
Va subito detto che la maggiore
altezza da terra dell’auto (+2 cm) non passa inosservata. Dal posto di
guida, sul display rettangolare che si trova al centro dei quattro
strumenti circolari, dietro al volante (regolabile anche in
profondità), si controlla la situazione costantemente aggiornata dei
chilometri percorsi e della riserva di gas ancora disponibile. La
benzina, invece, è «monitorata» in un’altra zona del cruscotto. Il
passaggio tra il funzionamento a metano e benzina, o viceversa, avviene
in modo automatico quando una delle due alimentazioni è esaurita. Ma il
guidatore può sempre compiere l’operazione amano, tramite il pulsante
alla base della consolle.
L’avvio del motore è immediato:
ogni volta che si spegne l’auto, viene attivata automaticamente
l’alimentazione a benzina , che resta quindi disponibile per il
riavvio. In marcia, pregi e difetti sono gli stessi della Grande Punto.
Ottima la visibilità anteriore e laterale (merito dell’ampia
vetratura), limitata, soprattutto dal largo montante del lunotto, la
visibilità posteriore: nelle manovre di parcheggio, in retromarcia, le
prime volte si sconta una qualche incertezza. L’abitacolo è curato, lo
stile è allegro e vivace, tutti i materiali (specialmente quelli
impiegati per realizzare la plancia) sono di buona qualità e risultano
assai gradevoli da vedere e da toccare. La Natural Power monta di serie
in climatizzatore manuale, ma con una spesa di 480 euro lo si può
sostituire con un più sofisticato impianto automatico bi-zona (la
temperatura del lato guidatore e quella del lato passeggero si possono
regolare separatamente). Dopo poche centinaia di metri dalla partenza,
non appena il motore entra in temperatura, si passa al metano. Ciò
avviene con la massima fluidità e non si percepisce alcun calo di
potenza, benché il 1.4 della nostra Natural Power abbia 70 cavalli,
cioè sette in meno della «sorella» funzionante a benzina: se un
apposito segnale non informasse dell’avvenuta commutazione, il
guidatore non se ne accorgerebbe neppure. In sorpasso, quando occorre
una robusta accelerazione, la spinta non si fa desiderare.
Globalmente, le prestazioni sono interessanti,
considerando che la vettura pesa 150 kg in più della versione a
benzina. I pesi aggiuntivi dei serbatoi (le bombole del gas sono due:
una, da 66 litri, posizionata trasversalmente sotto il pianale del
baule; l’altra, più piccola, di soli 18 litri, è disposta
longitudinalmente, sempre sotto il pianale, ma tra i due sedili
anteriori) non modificano più di tanto le reazioni dell’auto e la
guidabilità, anche perché in compenso il baricentro della vettura è più
basso. Nelle condizioni di pieno carico, quando al rifornimento di gas
si aggiunge il pieno di benzina (sono 45 litri), la Grande Punto
provata dal Corriere Motori ha richiesto frequenti cambi di marcia, più
efficaci quando si raggiungono i 5000 giri/minuto. Ma questo
inconveniente è ripagato dalla notevole riduzione dei costi di
esercizio. Conti alla mano, con 1 euro di metano abbiamo percorso circa
25 chilometri: con un’auto a gasolio, la stessa spesa sarebbe bastata
per fare 12 km, mentre con la versione a benzina saremmo scesi a otto
km. Ogni 300 chilometri circa è necessario fare rifornimento di gas per
evitare di utilizzare soltanto il carburante e aumentare così i costi.
Comunque, senza doversi fermare a una stazione di servizio, abbiamo
viaggiato per 820 chilometri sfruttando le due alimentazioni, e
spendendo in totale meno di 35 euro.
Su tutti gli allestimenti della Grande Punto Natural Power
la dotazione comprende il controllo di stabilità (Esp),
l’antislittamento in accelera zione (Asr) e l’Hill Holder (impedisce
all’auto di scivolare indietro nelle ripartenze in salita). Di serie,
la Dynamic aggiunge ai due airbag frontali quelli laterali e quelli a
tendina. La sicurezza può essere innalzata con i poggiatesta anteriori
«attivi» (120 euro), che limitano i danni del «colpo di frusta». Per
chiudere il discorso sulla convenienza della Natural Power bisogna
infine ricordare gli incentivi statali: lo Stato riconosce duemila euro
di sconto sul prezzo di listino, a cui si aggiungono 800 euro se viene
rottamata un’auto immatricolata entro il 31 dicembre 1996. Se si
rottama un’auto Euro 1 o Euro 2, c’è anche un anno di bollo gratis; se
l’auto vecchia è Euro 0, gli anni senza spese di bollo sono addirittura
tre.
Fonte CORRIERE MOTORI