I primati tecnologici del Gruppo FIAT
Segue comunicato di FIAT PRESS sulla storia dei primati tecnologici che sono stati lanciati dal Gruppo FIAT negli ultimi anni, arrivando fino al Twin AIR.
Con la messa a punto del sistema TwinAir, il Gruppo Fiat conquista un nuovo importante primato nel campo dei motori. Risultato reso possibile dal grande know how accumulato dall’Azienda in oltre un secolo di vita e concretizzato in alcuni dei più importanti sviluppi tecnologici per l’automobilismo mondiale. La tecnologia, infatti, è l’unica soluzione possibile ai problemi dell’ambiente e della mobilità. Come dimostrano i progressi che, nel corso degli anni, hanno consentito di ridurre drasticamente le emissioni allo scarico, i consumi di combustibile, la rumorosità degli autoveicoli. Si tratta di tappe significative che danno valore al concetto di mobilità sostenibile e dove il Gruppo Fiat ha contribuito firmando alcuni dei più importanti “breakthrough” tecnologici degli ultimi decenni.
1980 – Il primo variatore di fase (VVT) al mondo
Alfa Romeo è stata la prima casa costruttrice a introdurre il variatore di fase nelle auto di serie: l’Alfa Romeo Spider da 2,0 litri nel 1980. Il sistema Alfa Romeo consente una variazione della fasatura dell’albero a camme di aspirazione in due fasi. L’apertura ritardata della valvola di aspirazione ai bassi regimi del motore migliora la stabilità al minimo e la guidabilità, mentre l’apertura anticipata della valvola di aspirazione ai regimi medio-alti del motore migliora la coppia motore con la farfalla completamente aperta e riduce le emissioni di idrocarburi e ossidi di azoto a carico parziale, aumentando la velocità di ricircolo dei gas di scarico interna (EGR). Negli anni successivi la tecnologia del variatore di fase è stata adottata da quasi tutte le case costruttrici al mondo.
1985 – Motore FIRE (Fully Integrated and Robotized Engine)
Il motore FIRE, sviluppato nei primi anni ’80, adottava le più avanzate tecnologie di combustione e di fluidodinamica disponibili all’epoca. La struttura del motore era essenziale e progettata per una fabbricazione efficiente su linee di produzione altamente automatizzate e robotizzate. Il motore FIRE è ancora oggi il migliore della sua classe ed è continuamente e facilmente aggiornato con tecnologie più avanzate (Turbocompressore e MultiAir) grazie al suo concetto di architettura moderna e flessibile.
1987 – Il primo diesel a iniezione diretta per autovetture (FIAT Croma) al mondo
Nella seconda metà degli anni 70 i motori diesel a precamera furono introdotti nel mercato delle autovetture mentre lo sforzo della ricerca si concentrava sulla più efficiente tecnologia a iniezione diretta con turbocompressore, usata da allora in poi per applicazioni marine commerciali e industriali. Nel 1987 Fiat Group introdusse sulla Croma il primo motore diesel al mondo a iniezione diretta con turbocompressore a geometria variabile, con eccellenti vantaggi nell’economia dei consumi: 15% rispetto ai diesel a precamera della generazione precedente, 30% rispetto ai benzina.
1990 – Panda Elettra, il primo veicolo elettrico prodotto in serie
La Panda Elettra, la cui produzione in serie iniziò nel 1990, era equipaggiata con un motore a corrente continua e una batteria agli acidi di piombo in grado di garantire un’autonomia di 70 km nel ciclo urbano e una velocità massima di 75 km/h. Dopo questa esperienza, nel 1998 Fiat iniziò a produrre un’altra auto elettrica di serie (600 Elettra) dalle prestazioni migliorate grazie ad un motore a induzione a corrente alternata ad alta tensione.
1997 – L’affermazione della tecnologia Common Rail
Durante lo sviluppo del diesel a iniezione diretta con turbocompressore per autovetture (Fiat Croma – 1987) si scoprì che, per migliorare ulteriormente le prestazioni del motore e ridurre drasticamente rumore ed emissioni, era necessaria una rivoluzione fondamentale nella tecnologia dell’iniezione diretta del diesel. Nel 1987 Fiat Group avviò pertanto un progetto di ricerca strategica (denominato UNIJET) per mettere a punto un sistema di iniezione del diesel a controllo elettronico.
Nel 1993 la fattibilità industriale del Common Rail venne ampiamente dimostrata e nel 1994 Fiat e Bosch firmarono un accordo per l’impiego a livello industriale di questa tecnologia. Nel 1997 il primo motore diesel a iniezione diretta Common Rail al mondo fu introdotto sulla Alfa Romeo 156.
1999 – La prima trasmissione manuale automatizzata (Selespeed) al mondo
In una trasmissione manuale automatizzata il cambio di marcia e la frizione, normalmente gestiti dal conducente, sono controllati da un servosistema elettroidraulico che disinserisce automaticamente la frizione, seleziona la marcia ottimale e innesta la frizione in modo estremamente fluido. Lo sviluppo della tecnologia della trasmissione manuale automatizzata ebbe inizio nel 1992, sulla base della precedente esperienza con la Ferrari F1. Nel 1999 la prima trasmissione manuale automatizzata al mondo prodotta in serie fu introdotta sulla Alfa Romeo 156 Selespeed.
2003 – Tecnologia Multijet e motori SDE (Small Diesel Engine)
Nel 2003 Fiat creò il Multijet, il Common Rail di seconda generazione con iniezione multipla: fino a 5 iniezioni durante la stessa fase di combustione, grazie ad una servovalvola migliorata. In particolare l’introduzione della pre-iniezione permise un’ulteriore riduzione del rumore di combustione mentre la post-iniezione permetteva una considerevole riduzione della fuliggine e la rigenerazione del filtro antiparticolato.
Il Multijet è stato messo a punto insieme al nuovissimo SDE (Small Diesel Engine) da 1,3 l, il più piccolo diesel a iniezione diretta mai prodotto. Grazie ai suoi bassi consumi e alla garanzia di un eccellente piacere di guida, l’SDE Multijet equipaggia i veicoli medi e compatti.
2003 – Flex Fuel
In Brasile FPT – Fiat Power Train ha diffuso la tecnologia flex fuel, in grado di utilizzare due carburanti differenti come la benzina e l’etanolo miscelati nello stesso serbatoio. FPT inizialmente ha applicato questa tecnologia ai motori da 1,0 litri, una gamma che rappresenta il 51,33% delle vendite in Brasile (secondo il report di maggio 2010 della Federação Nacional da Distribuição de Veículos Automotores). Dal 2003, anno del primo lancio, ad ora, la linea dei motori Flex di FPT si è virtualmente diffusa all’intera gamma di autovetture Fiat in Brasile, incluse la famiglia Palio, Idea, la versione 1.9 della Linea e la Uno lanciata di recente.
Attualmente FPT sta preparando il lancio della famiglia di motori E.torQ nelle versioni da 1,6 l e 1,8 l, anche con opzioni Flex. Con una serie di evoluzioni tecnologiche, i nuovi motori rappresenteranno l’ingresso nel segmento medio dell’azienda, che offrirà così soluzioni per l’intera gamma di vetture, dotate o meno di tecnologia flex fuel.
2006 – Tetra Fuel
L’azienda andò oltre, dimostrando la sua capacità di innovare il segmento dei veicoli alimentati con carburanti alternativi, con il lancio del motore Tetrafuel nel 2006. Applicato al modello Fiat Siena, il motore è in grado di funzionare a etanolo e benzina, puri o in qualsiasi rapporto di miscelazione tra i due carburanti, e anche a metano.
2009 – La tecnologia Multijet II
Pur mantenendo il consolidato concetto degli iniettori elettroidraulici, la tecnologia Multijet II raggiunge una flessibilità eccezionale: fino ad 8 iniezioni durante la stessa fase di combustione. L’innovativa servovalvola a bilanciamento idraulico permette una programmazione più rapida e flessibile degli eventi di iniezione, che costituisce la base per strategie di controllo della combustione sempre più avanzate. Con una corretta gestione del tempo di pausa tra due iniezioni consecutive (Injection Rate Shaping), il Multijet II è in grado di modulare l’alimentazione della camera di combustione, riducendo ulteriormente emissioni, consumo di combustibile e rumore di combustione.
2009 – L’avvento della tecnologia MultiAir
Un’altra anteprima mondiale di Fiat: la tecnologia MultiAir, lanciata sul motore a benzina FIRE da 1,4 litri, è un rivoluzionario sistema elettroidraulico di controllo elettronico delle valvole per una gestione dinamica e diretta dell’aria e della combustione, cilindro per cilindro e colpo a colpo. Grazie al controllo diretto dell’aria attraverso le valvole di aspirazione del motore senza l’uso della farfalla, MultiAir permette una drastica riduzione del consumo di carburante. Attraverso il controllo della combustione si riducono anche le emissioni inquinanti, inoltre la guidabilità del veicolo migliora considerevolmente grazie all’eccezionale prontezza di risposta.
2010 – La tecnologia TCT (trasmissione a doppia frizione a secco)
Fiat Group Automobiles lancia la nuova trasmissione C635 a 6 rapporti con tecnologia TCT (trasmissione a doppia frizione a secco) che permette un comfort di guida equivalente o addirittura migliore di quello delle trasmissioni automatiche convenzionali, a costi inferiori e con un’economia dei consumi superiore. Il TCT da 350 Nm assicura la più alta capacità di coppia di qualsiasi altro cambio a doppia frizione a secco sul mercato. Il TCT è stato lanciato per la prima volta su Alfa Romeo MiTo abbinato al motore Fire MultiAir turbocompresso, con un’integrazione ottimale dell’intero controllo della catena cinematica.
2010 – TwinAir: il primo motore bicilindrico high-tech al mondo
Il TwinAir, un motore a benzina bicilindrico high-tech con una cilindrata di 0,9 l, rappresenta un esempio di radicale “downsizing” per raggiungere bassissimi livelli di emissioni di CO2 e di consumi di carburante nei veicoli dei segmenti A e B. Ciò è reso possibile grazie all’integrazione della tecnologia MultiAir e del Turbocompressore, le cui sinergie intrinseche massimizzano i vantaggi dell’economia nei consumi. Per migliorare il comportamento NVH (rumorosità, vibrazioni e rigidezza) sono state adottate soluzioni tecniche avanzate mentre l’eccellente guidabilità è assicurata da una specifica messa a punto dei parametri integrati di controllo della catena cinematica.