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Marchionne rassicura su Mirafiori ma lancia ultimatum ai sindacati

Il trasferimento della produzione della monovolume in Serbia non danneggerà lo stabilimento di Mirafiori. L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, rassicura governo, sindacati ed enti locali sul futuro della storica fabbrica torinese. Anche se non chiarisce con quali produzioni si andrà avanti a Mirafiori nei prossimi anni. Poi rassicura sul possibile addio della Fiat a Federmeccanica e al contratto collettivo.

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“Con Emma troveremo una soluzione – ha detto l’ad riferendosi alla presidente di Confindustria Marcegaglia – altrimenti c’è sempre il piano B”. Marchionne lancia però un ultimatum a Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fismic chiedendo un “sì” convinto al progetto ‘Fabbrica Italia’. E avverte che la Fiat è pronta a gestire anche un eventuale no. Il piano di rilancio e sviluppo degli impianti italiani del Lingotto viene confermato, ma per garantire la sopravvivenza dell’azienda è necessario che il sindacato sia responsabile e accetti in toto il piano industriale. Magari anche sottoscrivendo accordi ad hoc per i singoli siti produttivi come accaduto a Pomigliano d’Arco, seppure con il no della Fiom. Questo, in sintesi, quanto emerso dall’incontro convocato dal governo a Torino a cui hanno partecipato i rappresentanti di Fiat, degli enti locali, del sindacato e il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. La Fiat, dunque, accelera e sollecita i sindacati a fare la loro parte con senso di responsabilità per non perdere un’opportunità per il settore auto in Italia, rafforzata anche dall’accordo che il Lingotto ha stretto con la statunitense Chrysler. Il governo si dice soddisfatto per le parole pronunciate dal manager italo-canadese. Cisl e Uil accettano il percorso tracciato da Marchionne, ma chiedono che la Fiat non disdica unilateralmente il contratto nazionale.

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Eventualità che l’ad non ha escluso, anche se l’addio a Federmeccanica e al contratto avverrebbe solo alla scadenza fissata per il 2012. Fiat sta però ancora cercando una soluzione con Confindustria, ipotesi che Marchionne definisce “la cosa più salutare per il Paese”. La Cgil si è invece dichiarata “insoddisfatta” per l’esito di una riunione che, a suo dire, non ha evidenziato fatti nuovi. Tuttavia, ha ribadito la disponibilità dell’organizzazione a riprendere la trattativa e chiesto nuovamente al Lingotto di fare un passo avanti nella stessa direzione. (Fonte Virgilio Notizie)

Michele

Founder of MitoAlfaRomeo.Com Car Enthusiast & Automotive Journalist