Il B-Suv dell’Alfa Romeo debutterà ad aprile 2024 lascia il nome Brennero e si chiamerà Alfa Milano ma non sarà Made in Italy. La Milano è la prima Alfa che sarà prodotta in Polonia su pianale E-CMP di origine PSA
Ad aprile 2024, a Milano, Alfa Romeo presenterà al mondo intero la prima Sport Urban Vehicle della propria storia, che sarà disponibile anche in versione 100% elettrica. Il suo nome sarà MILANO, un vero e proprio tributo alla città dove tutto ebbe inizio il 24 giugno del 1910. Con Alfa Romeo MILANO il marchio rientra nel segmento B, il più rilevante in Europa, con una nuova proposta che incarna totalmente il DNA di nobile Sportività Italiana tipico del marchio. Il primo Sport Urban Vehicle 100% elettrico che rappresenta la nuova porta di accesso al mondo Alfa Romeo per tutti coloro, Alfisti ma non solo, che erano in attesa del ritorno del marchio in questo segmento.
ALFA MILANO – DEFINITIVO IL NUOVO NOME, ABBANDONATA L’IPOTESI ALFA BRENNERO – Ne avevamo parlato il 29 dicembre 2020 ( clicca qui) sull’intenzione di Stellantis di lanciare B-Suv a marchio Jeep e Alfa Romeo su base PSA con produzione polacca. Il codice progetto di questo modello è 966 ed il suo nome definitivo sarà comunicato solo in occasione del lancio che la Casa Madre ha previsto per il primo trimestre 2024, si ipotizza nello specifico il lancio al Salone di Ginevra. Ipotesi lunghezza 4,20 metri. La moda dei SUV non accenna a fermarsi e Stellantis ha ritenuto di estendere questa filosofia anche al segmento B-Suv per aggredire anche questo segmento di mercato. Dopo Alfa Stelvio e Alfa Tonale che sono state progettate e vengono prodotte in Italia con piattaforme dedicate del Gruppo FCA ( pianale Giorgio per Stelvio e pianale FGA Small per Tonale) il Biscione targato PSA ha confermato in nome delle economie di scala l’utilizzo della piattaforma francese E-CMP su questo modello. L’Alfa Milano è il primo modello del Biscione che sarà prodotto fuori dall’Italia, precisamento sarà prodotto in Polonia a Tichy. Il modello condivide il pianale di origine francese con Jeep Avenger, Fiat 600, DS 3 Crossback, Peugeot 2008 e Opel Mokka. Lo stabilimento polacco realizzato dalla Fiat nel 1992 è uno dei migliori del l’ex Gruppo FCA sia in termini di qualità produttiva che di innovazione tecnologica. Qui sono stati prodotti i seguenti modelli: Fiat 126, 127, Uno, Siena, Palio, 500, Panda II, Lancia Ypsilon, Abarth 500, Ford Ka II.
L’ALFA MILANO DEL PASSATO E L’ALFA MILANO MAI NATA NEL 2009 – La berlina 75 in produzione dal 1985 al 1992 è stata venduta in Nord America con il nome Milano con gli standard per il mercato USA. Nel 2008 dopo che il Biscione aveva lanciato la MiTo acronimo di Milano e Torino ( Milano città di nascita dell’Alfa e Torino città di produzione della nuova vettura di segmento B) per far concorrenza alla MINI l’AD dell’Alfa Romeo Luca De Meo aveva pensato al nome Milano per la nuova compatta che doveva prendere il posto della riuscitissima Alfa 147 sul mercato dal 2000. Dopo del lancio della 159 avvenuta nel 2005 la stampa specializzata ragionava sull’erede della 147 con il nome Alfa 149, dopo si è chiamata Milano e dopo la fuoriuscita dal Gruppo FIAT di De Meo nel 2009 il top management team pensò di optare per il nome Giulietta.
La scelta del nome “MILANO” è racchiusa nella storia stessa del marchio.
Pochi elementi caratterizzano l’identità di una casa automobilistica come il logo che la identifica.
Dal 1910 lo stemma di Alfa Romeo racchiude in sé due simboli che identificano Milano: La croce, simbolo storico del capoluogo lombardo, ed il biscione, stemma della casata nobiliare viscontea ed emblema tra i più rappresentativi della città. Per oltre 60 anni (1910 – 1972) Il nome stesso Milano fu presente nel logo occupandone la parte inferiore. Fino al 1918, fu accompagnato dall’acronimo “A. L. F. A.” (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) mentre a partire dal 1919 da “ALFA ROMEO”.
Da sempre simbolo di avanguardia, Milano è oggi un manifesto internazionale di modernità, innovazione e sostenibilità. Considerata una dei simboli dell’arte e del Made in Italy nel mondo, Milano ha da sempre ricoperto un ruolo culturale nevralgico nel campo della moda, del design e della musica.
Alfa Romeo sceglie dunque proprio lei, Milano, la sua casa, per dare inizio ad un nuovo, entusiasmante ed audace capitolo della propria storia: reinterpretare la sportività nel XXI Secolo.
Questa scelta, dunque, va oltre gli iconici nomi dei modelli passati o dei più recenti passi montani, per legarsi ancora una volta alle sue origini italiane con l’audace ambizione di esportare nel mondo quei valori che da sempre lo rendono un marchio unico.
Il Bilancio del marchio a quasi tre anni dalla nascita di Stellantis.
Le performance commerciali del 2023 sono il naturale riconoscimento del lavoro della squadra che con solidità e disciplina persegue le strategie di un piano prodotto a lungo termine definito alla nascita di Stellantis nel 2021. Per punti, i più importanti obiettivi raggiunti nel corso di questo periodo:
- Riportare il marchio a generare profitti. Target raggiunto nel secondo semestre dello stesso anno 2021.
- Piano prodotto a lungo termine approvato e finanziato, definito in Alfa Romeo “From 0 to 0” con l’obiettivo audace di passare da “0” veicoli elettrificati nel 2021 ad una line-up a “0” emissioni nel 2027, la transizione all’elettrico più rapida nell’intero panorama automobilistico. Con un nuovo prodotto ogni anno:
2022 Debuttano Tonale Hybrid and Plug-In Hybrid Q4.
2023 Alfa Romeo ritorna nel mondo delle “fuoriserie” presentando la 33 Stradale (BEV – ICE).
2024 esordirà la prima Alfa Romeo 100% elettrica. (Alfa Romeo MILANO).
2025 verrà presentato il primo veicolo offerto esclusivamente in versione 100% elettrica.
2027 La gamma Alfa Romeo Sarà 100% Elettrica.
- Standard Qualitativi senza compromessi guidano con grande rigore ogni azione strategica del marchio ed i risultati sono stati immediatamente riconosciuti a livello globale. Infatti, a novembre del 2022 Alfa Romeo si è classificata al primo posto tra i marchi premium nel J.D. Power Sales Satisfaction Index, scalando 9 posizioni nel ranking e ottenendo 25 punti in più rispetto al 2021, il più netto miglioramento nel segmento premium.
L’anno successivo Alfa Romeo si aggiudica il 1° gradino del podio nella classifica generale dei marchi premium ed il 3° nell’intera industry secondo J.D. Power U.S. Initial Quality Study (IQS) scalando 24 posizioni, la crescita maggiore nelle ricerche di settore IQS. - Incremento del valore residuo grazie a una politica rigorosa di gestione dello stock e della logica di gamma
Un 2023 in netta crescita
Queste sono le opportune premesse che stanno alla base delle ottime performance commerciali che Alfa Romeo registra in vista della chiusura di un intenso e sfidante 2023:
il +34% nel cumulato annuo a novembre vs 2022 è il dato che afferma la solida crescita nelle vendite a livello globale.
L’Europa contribuisce con un solido +53%.
Il Middle East & Africa si conferma la regione che cresce con maggior velocità registrando un +95%. Contribuisce con una crescita del +6% anche la regione India Asia Pacific dove Alfa Romeo rinforza la sua presenza, a Singapore e Hong Kong.
In North America, il debutto di Tonale a settembre è stato accolto con grande entusiasmo e lo stesso vale per La Cina in cui, con l’arrivo di Tonale, la gamma è ora al completo. Entrambe le regioni rappresentano aree di strategica importanza sulle quali Alfa Romeo sta investendo molto per porre le condizioni ideali alla crescita.
La storia di Milano nel Logo Alfa Romeo
Pochi elementi caratterizzano l’identità di una casa automobilistica come il marchio apposto sulla calandra. Nel caso di A.L.F.A. prima e di Alfa Romeo dopo, lo stemma vuole ribadire le origini milanesi della fabbrica e rappresenta, con le sue variazioni negli anni, lo specchio delle vicende storiche dell’azienda e dell’Italia. La croce del Comune di Milano, il Biscione Visconteo e la scritta Alfa Romeo (solo A.L.F.A. fino al 1918) sono infatti gli elementi rimasti sempre dalla nascita del Marchio.
Il 24 Giugno 1910, viene ufficialmente registrata la nuova società A.L.F.A., Anonima Lombarda Fabbrica Automobili e l’amministratore delegato Ugo Stella chiede a Merosi di predisporre lo stemma che avrebbe dovuto ornare il radiatore delle future vetture. Le cronache narrano che il giovane disegnatore Romano Cattaneo avesse riferito a Merosi di esser stato colpito dal Biscione Visconteo, visto sulla torre del Filarete durante l’attesa mattutina – in Piazza Castello – del tram n. 14. Il progettista piacentino non solo accettò il suggerimento, ma abbozzò, davanti al collaboratore, lo stemma. Aggiungendo nel contempo la Croce Rossa in campo bianco, e racchiudendo il tutto in un disco di colore blu che riportava – in color oro – le scritte A.L.F.A. e MILANO, separate da due nodi sabaudi. Il bozzetto viene approvato dal Cavalier Ugo Stella e lo stesso Cattaneo viene incaricato del disegno definitivo per la messa in produzione. Il primo grande cambiamento avviene nel 1919: l’azienda è passata sotto il controllo di Nicola Romeo e sullo stemma compare la scritta ALFA ROMEO. Nel 1925 la GP Tipo P2 vince il Primo Campionato del Mondo per vetture Grand Prix e per festeggiare viene aggiunta una corona d’alloro intorno al marchio. Al termine del secondo conflitto mondiale lo stemma viene profondamente rivisto: i nodi sabaudi lasciano il posto – con l’avvento della repubblica – a due linee ondulate, mentre lo stemma viene stilizzato e realizzato in metallo stampato verniciato ad un solo colore. Dal 1950, con la 1900, ritorna il marchio in ottone smaltato che, nel 1960, lascia il posto a uno identico realizzato in materiale plastico. A partire dal 1972, con l’apertura dello stabilimento Alfasud di Pomigliano d’Arco, scompare la scritta MILANO. Contemporaneamente il biscione viene semplificato e la seconda spira non è più arrotolata su sé stessa. Nel 1982, un’ulteriore stilizzazione: la corona d’alloro scompare, lasciando il posto a una linea dorata. Il 24 giugno 2015, con il lancio della Giulia nell’appena inaugurato Museo Alfa Romeo, viene presentata una nuova evoluzione del logo.
Ho atteso 3 anni per cambiare la Giulietta, spero che ci sia anche un auto a gasolio o benzina con almeno 150 cavalli.
Non credo nel futuro elettrico??
La Milano non avrà motorizzazione diesel. Sarà equipaggiata solo con motore elettrico e con motore termico a benzina
Ho posseduto, nell’ordine, Alfasud, Alfa 147, Alfa Brera e domani, se possibile, Alfa 4C usata, MA vedendo le prime ricostruzioni fotografiche di Alfa Romeo Milano e lette le caratteristiche tecniche posso solo dire che i fondatori del Marchio si staranno rivoltando nella tomba!
Il Mito Alfa Romeo è diventato una brutta succursale PSA del Gruppo Stellantis! Che pena!
Ho avuto una 156 ed attualmente ho una Giulietta. Di entrambe sono stato e sono soddisfatto. Mi ritengo un alfista triste, visto che il b-suv tanto atteso di italiano avrà solo lo scudetto con il logo. Il resto sarà solo una miscellanea di materiali francesi assemblati all’estero. Un grosso segno di sfiducia verso la capacità produttiva italiana nel settore. Sono deluso.