E’ deceduto Kalbfell, ex AD di Rolls Royce e Alfa-Maserati
E’ deceduto il 17 agosto 2013 l’ex top manager del Biscione che presentò in anteprima mondiale l’Alfa Romeo 159 nel 2005 . Il decesso è accaduto in Grand Bretagna a BrandsHatch, dove stava girando con una moto storica in una sessione di prove.
Ecco cosa dichiarò alla stampa Kalbfell a proposito delle aspettative sull’Alfa 159 che c’erano al momento del lancio.,
Ingegnere kalbfell,è seduto davanti un’alfista deluso,lo assicuri che la sofferenza è finita.
Devo chiedere un pò di pazienza. I fan dell’alfa non si riusciranno a riguadagnare da un giorno all’altro. con i modelli 147 e 156 abbiamo cominciato,sono piaciuti,ed ora guardi la 159! quest’auto segna il cammino che Alfa Romeo farà verso il futuro!
Ma lo stesso,una volta l’Alfa Romeo era lassù,all’altezza di Ferrari e Porsche.ora fa fatica a stare all’altezza di VW ed Audi,che fanno prodotti di massa.
il mito alfa è vivo!e la sua aggressività lo dimostra. io interpreto i prodotti di massa in modo positivo,visto che dobbiamo vendere per ottenere i fondi per produrre auto ancora più prestigiose e di qualità,come tutti desiderano. questo vuol dire,che dobbiamo acquisire clienti…non solo gli alfisti attuali.
il vostro obiettivo di 300.000 unità non si raggiunge con uno o due modelli,cosa possiamo aspettarci dal futuro?
I modelli di nicchia sono i progetti per il futuro. Ma ora ci concentriamo sul nostro obiettivo di 300.000 unità che derivano da uno studio fatto: quanti clienti può acquisire la marca grazie alla sua immagine,talento e bellezza. Anche se è solo un risultato teorico,vogliamo raggiungere il massimo possibile.
A lei è subentrato Baravalle,questo vuol dire che lei è passato in secondo piano o ha ancora abbastanza da dire,per riuscire ad ottenere i cambiamenti previsti?
No,al contrario. Ora posso dedicarmi alle domande del futuro ed ai progetti con maggior intensità. Antonio ed il suo team lavoreranno concentrati per fare risalire le percentuali del marcato occupato da Alfa.
lei dirige anche la maserati. come vede l’eventuale,per esempio,di uno scambio di motori con maserati?
Maserati deve restare Maserati ed Alfa deve restare Alfa. se vogliamo cresciere con maserati,dobbiamo cercare altre vie per farlo. però non andremo oltre a qualche sinergia per l’acquisto e distribuzione…
La 159 viene fatta nel sud-italia. Questo può risvegliare in alcuni i pensieri negativi sul alfasud,che si è conosciuta per la scarsa qualità dell’assemblaggio e che ha contribuito notevolmente alla quasi morte dell’ Alfa Romeo.
La storia la conosco. le dico che sono rimasto positivamente sorpreso quando ho visto per la prima volta lo stabilimento. le persone lavorano bene e hanno capito quanto è importante la qualità. lo stabilimento non è diverso da altri in europa. ho notato che anche li gli italiani lavorano molto bene e duramente,come nella centrale a torino. Alcuni, del nord, dovrebbero venire a vedere come si lavora bene in italia.
Visto che i malumori del passato sembra averli cancellato,perchè non ci racconta un pò di dettagli tecnici o costruttivi. esiste la possibilità di rivedere un’Alfa a trazione posteriore?
C’è gia,la 159….solo che c’è l’ha anche davanti….(si riferisce al Q4). No,sul serio. non si può fare la tp solo per questioni di nostalgia. se una volta qualcuno dimostrerà che la tp è il concetto migliore,perchè no.ma mi creda,dopo le mie esperienze non credo proprio che una volta sarà il caso. quando nel ’82 sono arrivate le prime tp anche in pista,e le concorrenti erano tutte ta, vennero appesantite per evitare che ebbero un vantaggio sulle ta….dopo due anni le ta avevano fatto talmente tanti progressi,che non occorreva più appesantire le tp.
la BMW fa buoni affari,grazie anche alla tp ma non solo.
BMW va bene anche con la mini,che non è tp. Io ho guidato la 159 in pista da noi a Torino e ne sono rimasto affascinato.comportamento di guida,freni,precisa…non mi è mancata neanche per un secondo la tp. questo anche grazie alla carrozzeria della 159,come nessun’altra alfa prima di lei.la provi,anche con pregiudizi se vuole,dopo saranno scomparsi.
con powertrain,fiat e gm hanno sviluppato parecchie cose insieme.dobbiamo aver paura di ritrovarci pezzi firmati gm anche nella 159?
Oggigiorno è standard che tanti lavorino insieme per risparmiare sull’acquisto.la 159,lo posso garantire è stata sviluppata di più in casa nostra che le generazioni prima di lei.
La maggior parte della sua carriera vincente la passata in BMW. si dice che lei ha avuto un forte contributo al successo della mini. ma le ricette che portano alla vittoria a monaco di baveria, si possono utilizzare anche in italia?
si devono conoscere le differenze di cultura tra i due paesi.quello che posso portare io è l’istinto che ho, grazie alla mia lunga esperienza, per vedere quale sia la strada giusta da prendere e quale porta al niente. è un vantaggio se si vuole agire alla svelta.
Sergio Marchionne dichiarò a gennaio 2013 a proposito della 159: “Quel modello è stato una delle cose che ho trovato in pancia al Gruppo quando sono arrivato, nel 2004: una macchina concepita su una piattaforma condivisa con la General Motors, ma che alla fine ci siamo ritrovati a fare da soli e, quando abbiamo finito di risolvere tutti i probemi, pesava 400 chili in più di quello che avrebbe dovuto. Inoltre non avevamo un adeguato sistema di motori nel gruppo, e quindi le abbiamo montato un V6 australiano, il famoso Holden. E ce la siamo venduta come se fosse la soluzione per l’Alfa Romeo. Fare una macchina sovrappeso e con un motore australiano, vendendola con il marchio Alfa, è stata la cosa più offensiva (per la storia del marchio, ndr) che si potesse fare”.

Dopo aver lavorato come ingegnere nel settore dei caravan, era entrato a far parte della BMW nel 1977 dove è rimasto fino al 2004. Poi per due anni nel Gruppo Fiat, come responsabile del brand Alfa Romeo e dopo di Maserati. La sua carriera in BMW iniziò nel 1977 alla Bmw con incarichi crescenti, fino a diventare vicepresidente con responsabilità per il marketing, presidente di Bmw Motorsport e Amministratore Delegato di Rolls-Royce (Gruppo BMW).
Nel 2006 aveva lasciato il Lingotto per intraprendere un’attività in proprio, la Karl-Heinz Kalbfell Consultancy and Project Management. In questa nuova posizione aveva lavorato per britannica Lotus e per l’austriaca Magna. E’ stato anche direttore della russa GAZ e, fino al 2007, direttore della Valmet Automotive Oy.